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Jared Diamond

Risponde alla domanda

Come la nostra società moderna collasserà se non apporteremo grandi cambiamenti

Perchè leggerlo?

Questo libro analizza la questione delle società e dei fallimenti dei paesi. Qualsiasi società che aumenti la sua popolazione e il suo consumo a scapito delle risorse naturali e della sostenibilità è destinata al fallimento della legge della diminuzione del rendimento. L’autore analizza molti esempi storici di società complesse del passato: l’Isola di Pasqua, le Isole Henderson, l’impero Maya, l’Islanda e la Groenlandia sotto il dominio dei Vichinghi e le ragioni per cui sono crollati dopo che le risorse locali sono state esaurite e la competizione per la sopravvivenza è diventata insostenibile.

Sintesi in italiano

E IO COSA CI GUADAGNO? SCOPRI COME E PERCHÉ LE CIVILTÀ CROLLANO

Ogni anno, migliaia di turisti fanno trekking in Guatemala per visitare l’antica città di Tikal. Anche se la città è stata abbandonata per secoli, i suoi tempi maestosi in rovina e le sue larghe via mostrano che la civiltà Maya, che la costruì, deve essere stata incredibilmente potente e ben organizzata. Ma, nonostante questi evidenti punti forti, i Maya sono scomparsi da tempo. Nonostante potessero costruire enormi monumenti e centri urbani sofisticati, non hanno potuto evitare che il mondo, come lo conoscevano, cadesse a pezzi. E il trapasso della civiltà Maya è solo un esempio; la storia dell’umanità è disseminata di società rigogliose che sono, semplicemente, sparite.

Questi paragrafi ti mostreranno come questo processo di crollo capiti. L’autore spiega i fattori che determinano il fallimento di una società: danni ambientali auto-inflitti; cambiamento climatico; problemi coi partner commerciali; danni dai nemici; e l’inflessibilità delle istituzioni di una società quando il cambiamento si fa necessario. Una società che sia affetta da uno o da una combinazione di questi fattori si troverà sotto pressione per la sopravvivenza.

Nei paragrafi che seguono vedrai come società del passato siano state seriamente toccate da simili sfide. E vedrai anche come, anche oggi, le nostre società siano a rischio di declino e collasso.

In questi paragrafi scoprirai:

  • Perché è meglio mangiare pesce piuttosto che carne, in Groenlandia
  • Perché una società ha tratto beneficio dall’aver macellato tutti i suoi maiali, e
  • Quali connessioni ci siano tra la vita moderna del Mentana e l’antica civiltà Maya.

 

LE SOCIETÀ POSSONO COLLASSARE SE SFRUTTANO ECCESSIVAMENTE LE PROPRIE RISORSE NATUALI

Società da tempo estinte hanno lasciato le loro tracce sul globo, dalle piramidi dell’Egitto ai templi Inca in Sud America. Uno degli esempi più famosi di questi lasciati risalenti sono le statue di pietra Moai sull’Isola di Pasqua.

Ci sono oltre 800 Moai, e alcuni sono alti fino a 10 metri. Quando gli esploratori europei raggiunsero l’isola, per la prima volta, nel 1722, rimasero impressionati dalla grandezza e dal numero dei Moai. Tuttavia, non riuscivano a spiegarsi come fossero finiti lì. Riuscirono a trovare solo 2000 indigeni mezzi denutriti che non avrebbero mai potuto compiere simili prodezze.

Cosa gli Europei non potevano sapere era che, secoli prima, l’Isola di Pasqua avesse ospitato una società dinamica e prosperosa. Una ricca foresta tropicale ricopriva l’isola, sostenendo una grande varietà di uccelli ed animali. Insieme al pesce dei mari circostanti, la ricca flora e fauna fornivano risorse sufficienti a sfamare una popolazione di 30000 uomini. Fu questa comunità a costruire i Moai, come monumenti alle loro divinità.

Il mondo dei costruttori dei Moai conobbe il declino perché la sua popolazione commise un ecocidio; sfruttarono eccessivamente e esaurirono le loro risorse vitali. Innanzitutto, le foreste dell’isola vennero abbattute per aiutare con la costruzione e il traporto dei Moai dalle cave ai luoghi di culto. Il processo continuò fino a quando non restò più foresta. All’epoca in cui arrivarono gli Europei, non c’era un solo albero, sull’isola, alto più di tre metri.

Sfortunatamente, insieme agli alberi sparirono anche gli uccelli e gli animali dell’isola. La perdita della giungla si ripercosse anche sull’abilità alla pesca degli abitanti dell’isola, perché, con il numero di alberi che scemava, non c’era più legname per costruire barche da pesca. Infine, senza le sostanze nutritive degli alberi, le colture degli abitanti dell’isola iniziarono ad andare in rovina.

Privata delle sue fonti di nutrimento maggiori, la società dell’Isola di Pasqua collassò presto nel misero stato in cui la conobbero gli Europei.

LE SOCIETÀ POSSONO COLLASSARE SE PERDONO I LORO PRINCIPALI PARTNER COMMERCIALI

Hai mai visto uno degli adattamenti cinematografici dell’ammutinamento del Bounty? Raccontano la vera storia di come l’equipaggio di una barca inglese del XVIII secolo si ammutinò al suo comandante crudele. Dopo aver preso il comando della barca, decisero di stabilirsi su un piccolo gruppo di isole nel Pacifico, conosciute come le Pitcairns.

Sebbene le isole fossero deserte, quando le raggiunsero, vi trovarono anche molti utensili di pietra ed ossa. Sembrò che qualcuno un tempo avesse vissuto lì, ma dove erano finiti tutti?

Di fatto, secoli prima che l’equipaggio del Bounty arrivasse nell’arcipelago, esso era dimora di comunità rigogliose. Poiché le due isole principali, Pitcainr e Henderson, erano troppo piccole per fornire agli abitanti tutte le risorse di cui avevano bisogno, essi avevano sviluppato un sistema sofisticato di commercio con il loro vicino più prossimo, Mangareva.

In cambio di molluschi e rocce vulcaniche, le isole Pitcairn ottenevano beni di vitale importanza, come piante, animali e persino partner sentimentali da Mangareva. Quest’ultimo aspetto era fondamentale dal momento che la piccola dimensione delle Pitcairn comportava che nuovi compagni fossero sempre necessari per la riproduzione, onde evitare incesti.

Mentre questa soluzione dava agli abitanti delle isole Pitcairn ciò di cui avevano bisogno, li lasciò con una grande debolezza: la loro sopravvivenza era strettamente dipendente dalle azioni del loro principale partner commerciale.

Sfortunatamente per gli abitanti delle isole Pitcairn, la società di Mangarevan girò presto loro le spalle. Mangareva iniziò a crescere in ricchezza e la sua popolazione aumentò proporzionalmente, e, in cambio, sempre più foreste furono rase al suolo per creare spazio per le coltivazioni. Infine, così tanti alberi furono abbattuti che ne rimasero pochi da trasformare in canoe da oceano. Così, gli abitanti dell’isola di Mangareva persero la capacità di commerciare con le Pitcairn.

Senza accesso al cibo necessario per la sopravvivenza e a nuovi input genetici, gli abitanti delle Pitcairn erano senza speranze. Mentre non si sa se la loro rovina fu rapida o lenta, all’epoca in cui l’equipaggio del Bounty arrivò, la loro società era scomparsa.

DELLE LEADERSHIP NEGATIVE POSSONO ESACERBARE I PROBLEMI DI UNA SOCIETÀ, PORTANDO AL SUO DECLINO E AL CROLLO

Uno delle trappole per turisti più famose dell’America centrale è l’antica ed abbandonata città Maya di Tikal. Le sue costruzioni enormi – alcune delle quali sono alte più di 70 metri – mostrano che i Maya devono essere stati estremamente potenti e ricchi.

Ma, nonostante questo benessere e supremazia, la civiltà Maya collassò e le sue città vennero lasciate a crollare. La sua caduta fu auto-inflitta.

Il collasso della civiltà Maya iniziò con la distruzione del suo approvvigionamento di cibo.

Mentre la città di Tikal cresceva sempre più rigogliosa, la sua popolazione iniziò ad aumentare velocemente. Alle prese con molte più bocche da sfamare, i capi Maya reagirono abbattendo le foreste circostanti per creare terreni agricoli per la coltivazione. Mentre questo avrebbe potuto portare più cibo nel breve termine, nel lungo termine portò maggiori pressioni ambientali, esattamente come fece per gli abitanti delle Pitcairn.

La perdita delle foreste lasciò lo strato superficiale del suolo esposto all’erosione. Il danno ambientale fu duplice. Per prima cosa, l’erosione rese i terreni meno fertili, dal momento che i nutrienti del suolo vennero spazzati via. In secondo luogo, il suolo venne spinto nei fiumi vicini, ostruendo i sistemi di irrigazione. Questo portò a una siccità che fece appassire le colture.

Sebbene il danno alle coltivazioni fu un problema enorme, non era abbastanza per distruggere la società Maya. Perché avvenisse ciò, un altro fattore dovette intervenire – una leadership inetta.

Dovendo affrontare una crisi di sovrappopolamento e di mancanza di cibo, dei buoni capi avrebbero cercato delle soluzioni. Invece, i capi Maya fecero l’opposto – semplicemente, ignorarono l’aggravarsi della situazione. Per loro, era importante concentrarsi sulla costruzione del loro potere. Così, invece di trovare modi per ottenere più cibo in modo sostenibile, spesero tempo e risorse per costruire monumenti ancora più costosi per sé, e dichiarando guerra ai nemici.

Le guerre e lo spreco di energie contribuirono ad accelerare il declino iniziato con il danno all’ambiente. Insieme, questi fattori misero in ginocchio una società un tempo potente.

LE SOCIETÀ CHE SI RIFIUTANO DI ADATTARSI AI CAMBIAMENTI CLIMATICI SI ESTINGUERANNO

Cosa ti viene in mente quando pensi ai Vichinghi? L’immagine moderna di loro è di uomini forti e burberi, che prosperavano in climi freddi ed inospitali.

Comunque, in un ambiente, la Groenlandia, essi non riuscirono a prosperare. Ma perché un popolo che colonizzò con successo la maggior parte del Nord Europa fallì, lì?

La risposta è nel tipo di società che essi crearono. Quando i Vichinghi si stanziarono in Groenlandia, nel 1000 d.C., provarono a vivere nello stesso modo in cui vivevano in Scandinavia. Sfortunatamente, le condizioni in Groenlandia erano significativamente diverse dalle condizioni di casa.

L’alimentazione dei Vichinghi, a base di carne di bovino, era un aspetto dello stile di vita scandinavo che avrebbe dovuto essere abbandonato. La Groenlandia era un’ambiente inadatto per i bovini; c’erano poche aree buone per il pascolo, e, poiché gli animali non erano nativi del luogo, dovevano essere importati. Questo significava che c0era bisogno di molte più ore di lavoro umano per sopravvivere in Groenlandia rispetto alla Scandinavia.

Un altro costume scandinavo che fallì, in Groenlandia, fu l’imposizione di una rigida società gerarchica. La società vichinga era fondata sulla collezione di oggetti simbolici, come le zanne di tricheco, per dare prova dell’importanza individuale. Ma, rincorrendo questi oggetti inutili nella pratica, gli uomini venivano distratti dai compiti importanti, come il raccolto.

Queste pratiche misero a rischio la colonia vichinga in Groenlandia, ma fu un rifiuto di accettare il cambiamento che li mise in pericolo, definitivamente.

Mentre la comunità vichinga era in difficoltà, le popolazioni Inuit, native della Groenlandia, erano esperte del vivere in un simile ambiente. Se i Vichinghi avessero imparato da loro, avrebbero saputo, ad esempio, che il pesce rappresentava una fonte di cibo migliore della carne bovina. Ma i Vichinghi si rifiutarono di imparare da ciò che loro ritenevano un popolo inferiore, e, pertanto, continuarono, imperterriti, con le loro vecchie usanze.

Le cattive pratiche dei Vichinghi della Groenlandia e la loro incapacità di adattamento li resero vulnerabili. Quando il clima iniziò a farsi più freddo, nel 1300 d.C., non furono capaci di reagire e la comunità perì.

LE SOCIETÀ POSSONO EVITARE IL CROLLO SE TRATTANO CON CURA IL LORO AMBIENTE E I LORO ABITANTI

Negli ultimi paragrafi abbiano imparato che le società collassano per numerose ragioni diverse, come il cambiamento climatico, il sovrappopolamento, e i danni ambientali. In questo paragrafo, scopriremo come le società abbiano evitato questi pericoli e abbiano avuto successo, nel lungo termine.

L’isolata piccola isola di Tikopia, nel Pacifico, è un ottimo esempio. Nonostante sia distante miglia e miglia dai suoi vicini, la società di Tikopia è fiorente da più di 3000 anni. Questo perché tutti nella popolazione – non solo i capi – si preoccupano molto di mantenere stabili le scorte di cibo.

Lo fanno in due modi. Innanzitutto, si assicurano di coltivare il cibo nella maniera più efficiente possibile. Ad esempio, nel 1600 d.C., dopo aver scoperto che ci volevano 10 chili di verdura per produrre un chilo di maiale, gli abitanti di Tikopia decisero di macellare tutti i maiali sull’isola. Passarono a una dieta più efficiente, di pesce e vegetali.

Il secondo modo in cui gli abitanti di Tikopia evitarono di gravare le scorte di cibo è di evitare il sovrappopolamento. Nel corso dei secoli, gli abitanti dell’isola hanno messo in pratica varie forme di contraccezione. La più comune è il coito interrotto. E, in caso ciò fallisse, inducono l’aborto premendo pietre calde sulla pancia della donna incinta.

Il metodo degli abitanti di Tikopia dipende dal fatto che tutti nella società giochino un ruolo attivo nella prevenzione del collasso. Altre società hanno avuto successo utilizzando un approccio più dall’alto verso il basso.

Ad esempio, i giapponesi hanno goduto di generazioni e generazioni di successo attraverso una leadership sensibile e ragionata. Nella metà del XVII secolo, i leader giapponesi si accorsero che le loro foreste venivano abbattute ad una velocità veramente eccessiva. I leader decisero di agire, ed iniziarono un programma enorme di rimboschimento. Funzionò, e oggi l’80% del Giappone è coperto da alberi, come conseguenza della loro decisione assennata.

Abbiamo visto come le società, nel passato, abbiano conosciuto il collasso; nei paragrafi successivi scopriremo in che modo la società moderna è in pericolo.

IL GENOCIDIO IN RUANDA PUÒ ESSERE IN PARTE RICOLLEGATO ALLA CATTIVA GESTIONE DELL’AMBIENTE

Se citi il Ruanda a una persona chiunque, è molto probabile che pensi al genocidio che avvenne nel 1994, quando 800000 uomini dell’etnia Tutsi furono uccisi dall’altro grande gruppo etnico del paese, gli Hutu.

Molte persone concordano che la spinta principale dietro l’eccidio fu la violenza etnica per ragioni politiche. Ma altri fattori giocarono un certo ruolo. Puoi riconoscere uno di questi fattori – il sovrappopolamento – come per i collassi storicamente avvenuti di cui abbiamo già parlato.

Per capire come il sovrappopolamento abbia inciso sulla società del Ruanda prima del genocidio, ti basta guardare agli alti livelli di densità di popolazione. Nel 1990, c’era una media di 760 persone al chilometro quadro, in Ruanda. Per mettere il dato in un qualche contesto, la densità di popolazione delle parti altamente sviluppate del Regno Unito era di 610 persone per chilometro quadrato.

Comunque, a differenza del Regno Unito, al Ruanda mancava un settore agricolo produttivo, e questo significava che la fornitura di cibo era costantemente in sofferenza, ed erano frequenti le carestie. Per trovare cibo a sufficienza per tutti, ogni angolo di terra era coltivato. Ma, anche così, non ce n’era ancora a sufficienza, e molti giovani dovevano vivere con i loro genitori perché erano rimasti senza una terra coltivabile di loro proprietà.

Il conflitto crescente attorno alla terra venne sfruttato ferocemente da alcuni, nel genocidio. Molte persone videro la tensione nascente come il perfetto cambiamento per bersagliare altri, più ricchi e con maggiori privilegi di loro – spesso sulla base di differenze etniche percepite. Allora, iniziarono le uccisioni.

Mentre il sovrappopolamento e le pressioni ambientali che questo portò non possono essere viste come la causa primaria della strage, è probabile che giocarono un ruolo significativo.

LA CRESCITA SENZA PRECEDENTI DELLA CINA HA CONSEGUENZE PERICOLOSE PER IL MONDO INTERO

Una delle storie principali dei nostri tempi è l’ascesa straordinaria della Cina. Nel corso degli ultimi secoli, la sua economia è cresciuta a una velocità incredibile, e raggiungerà presto – e addirittura supererà – l’economia degli Stati Uniti.

Ma quando una società di dimensioni rilevanti come la Cina – con una popolazione di 1.3 miliardi di persone – raggiunge un simile ritmo di crescita, ci sono enormi ripercussioni.

Molte di queste sono ripercussioni ambientali. Rincorrendo la prosperità economica, la Cina si è industrializzata con grande velocità. Niente che potesse rallentare questo processo era ammesso; le leggi che prevengono l’inquinamento e lo sfruttamento di risorse sono state eliminate o ignorate.

Se la mancanza di leggi in materia ambientale può essere positivo per l’economia, è negativo per tutto il resto. La qualità dell’aria e dell’acqua in Cina è diminuita drammaticamente. Per esempio, nel 2005, morivano a causa dell’inquinamento dell’aria 300000 persone al giorno. E questa non rappresenta solo una serie di tragedie personali su scala inimmaginabile, ma anche una perdita per la spesa pubblica. Ogni anno, per problemi di salute causati dall’inquinamento, si spendono 54 miliardi di dollari – o l’8% del PIL cinese.

Comunque, il prezzo da pagare per l’ascesa della Cina non si limita alla Cina stessa – ne siamo tutti condizionati. Prendiamo il cambiamento climatico, ad esempio. Se la Cina cresce a un livello in cui la sua popolazione può godere di standard di vita occidentali, l’aumento di gas responsabili dell’effetto serra sarà fatale per il pianeta.

Ma, prima di iniziare a prendertela con il popolo cinese e il suo governo poiché permettono che ciò accada, dovresti ricordarti che noi, nell’Occidente, abbiamo parte della colpa. Le economie occidentali sono felici di delocalizzare le loro fabbriche inquinanti in Cina, e siamo tutti contenti di consumare beni cinesi a basso prezzo.

Così, la crescita della Cina crea problemi per tutti noi – problemi di cui siamo tutti responsabili. Il modo in cui affrontiamo queste sfide a livello ambientale determinerà il futuro della società umana.

ANCHE SE MOLTE SOCIETÀ APPAIONO IN SALUTE, GLI È PERMESSO DI MARCIRE DA DENTRO

Nell’ultimo paio di paragrafi abbiamo visto che due paesi in via di sviluppo, la Cina e il Ruanda, hanno sperimentato i fattori che possono portare al collasso della società. Ma non sono solo le società del mondo non sviluppato che possono esserne toccate, in questo modo; anche le comunità occidentali sono in pericolo.

Prendiamo il Montana, ad esempio. Il Montana si trova nell’angolo Nord-Ovest degli Stati Uniti di America ed è famoso per i suoi paesaggi incantevoli. I turisti accorrono in massa ogni anno nel paese, per vedere i torrenti cristallini, pieni di trote, le montagne selvagge e le infinite foreste incontaminate. Comunque, anche se la zona può sembrare un paradiso per questi turisti, sotto la superficie, le sue condizioni ambientali sono in costante pericolo.

Queste minacce derivano da diversi fattori. Ad esempio, lontano dalle fotocamere dei turisti, le società di estrazione stanno scavando nelle rocce del Montana alla ricerca di metalli preziosi, come il rame. Per prelevare questi metalli, sono utilizzate sostanze chimiche tossiche che inquinano l’ambiente circostante.

Un altro fattore è la deforestazione. I taglialegna hanno abbattuto ampie fasce di foreste del Montana per il legame. Infine, c’è il cambiamento climatico. Con l’aumento della temperatura globale, i ghiacciai del paese si stanno sciogliendo, causando un danno ambientale.

Molti di voi potrebbero ora chiedersi perché nessuno metta un freno a tutto ciò. Certamente, le autorità in Montana potrebbero fermare il danno ambientale che sta rovinando il loro paese? Sfortunatamente, coloro che sono al potere in Montana hanno accettato, tendenzialmente, questo danno come un ammissibile effetto collaterale dei posti di lavoro che le compagnie di estrazione e di legame portano. E, finché il danno non si insinua troppo vicino ai siti turistici che garantiscono profitti, non è visto come problematico.

Ma questa visione è molto pericolosa. Se si consente al danno ambientale in Montana di continuare, potrebbe diventare irreversibile nel lungo termine.

Pertanto, abbiamo visto che ci sono aree della società moderna che sono in pericolo di collasso. Nei successivi paragrafi guarderemo a ciò che possiamo fare per evitare che ciò accada.

CI SONO ANALOGIE PREOCCUPANTI TRA LE SOCIETÀ COLLASSATE NEL PASSATO E LA NOSTRA SOCIETÀ ODIERNA

Molti di noi godono di uno standard di vita senza precedenti nella storia dell’umanità. Siamo più sani e viviamo più a lungo di chiunque prima di noi, e abbiamo un accesso alla conoscenza e alla tecnologia che lascerebbe a bocca aperta qualcuno che sia vissuto anche solo un secolo fa.

Tuttavia, nonostante tutto questo progresso e questa raffinatezza, tutti noi – a prescindere da dove viviamo – rischiamo di ripetere gli errori delle società del passato.

Un ottimo esempio di questo è il sovrappopolamento. Molte grandi civiltà sono cadute a pezzi sotto la pressione di avere troppe bocche da sfamare. I Maya, come potresti ricordare, passarono dall’avere una società in espansione e prospera a collassare perché il sovrappopolamento esaurì le forniture di cibo. In maniera preoccupante per noi, la stessa cosa sta accadendo oggi.

La popolazione globale sta crescendo a una velocità incredibile, e, per sfamare tutti, ampie aree di foresta nel mondo vengono abbattute per creare terreni agricoli. L’impatto a lungo termine della perdita di alberi è l’erosione del suolo. La quantità di suolo che è stata trascinata o spazzata via dal vento e della pioggia è, attualmente, dalle 10 alle 40 volte superiore al ritmo a cui nuovo suolo si sta formando. Senza suolo fertile, i nostri tentativi di produrre abbastanza cibo falliranno quasi sicuramente, a prescindere da quanti alberi radiamo al suolo.

Ma anche se la prospettiva può apparire triste, oggi abbiamo dei vantaggi che le società del passato non avevano.

Uno di questi è la globalizzazione. Ricordati di come gli abitanti delle isole Pitcairns barcollarono poiché furono lasciati soli, o come gli abitanti dell’Isola di Pasqua furono colpiti dalla perdita di risorse naturali. Nel mondo moderno, globalizzato, è meno probabile che vi siano simili problemi. Oggi è molto più semplice, per le società in difficoltà, ottenere l’aiuto e le risorse di cui necessitano attraverso reati commerciali internazionali.

Comunque, anche se la globalizzazione porta benefici evidenti, porta anche costi potenziali enormi. Se 30000 abitanti dell’Isola di Pasqua possono distruggere del tutto il loro contesto ambientale, immagina cosa 6 miliardi di persone possano fare alle risorse della terra.

LA RESPONSABILITÀ DELLA GESTIONE DELL’AMBIENTE È DEL PUBBLICO, NON DELLE IMPRESE

Se la società moderna sta veramente scivolando verso il collasso, di chi è la colpa? Molti di noi risponderebbero, velocemente, “delle grandi imprese”. Quando vediamo danni ambientali tipo fiumi inquinati o perdite di olio, molti di noi collocano la responsabilità ai piedi delle grandi società. Pensiamo che, se solo si comportassero in maniera più etica, i nostri problemi sarebbero risolti.

Una società, non importa quanto grande o potente, ha solo una preoccupazione – massimizzare il suo profitto per gli azionisti. Per ottenere questo risultato, faranno tutto ciò che è in loro potere. È compito dello Stato di assicurarsi che ad esse non sia permesso di danneggiare l’ambiente mentre fanno ciò.

Dunque, se vogliamo assicurarci che le imprese limitino l’ammontare di diossido di carbonio che emettono, allora dobbiamo creare leggi che puniscano coloro che inquinano. Se semplicemente incoraggiamo le imprese ad agire responsabilmente a proposito delle emissioni, rimarremo delusi. Ma, se colpiamo coloro che inquinano con pesanti multe o cause costose, vedremo che si comportano in un modo più sostenibile. Alcuni dei peggiori disastri ambientali della storia sono stati causati dai giganti del petrolio. Pensa al caso della petroliera Exxon Valdez, che si incagliò davanti alla costa dell’Alaska, nel 1989, causando danni ingenti alla vita marina.

Solo in anni recenti l’impresa ha iniziato a ripulire la sua azione. Perché? Perché fu costretta a pagare per i sui danni ambientali. La compagnia che stava dietro alla perdita ha dovuto sborsare 3.8 miliardi di dollari. Da allora, molte compagnie di petrolio hanno realizzato che è meno costoso prevenire i danni ambientali che pagare i costi per il ripristino.

POSSIAMO SUPERARE I PROBLEMI DEL MONDO SOLO SE LI AFFRONTIAMO INSIEME

A parte alcuni eccentrici al soldo dell’industria del petrolio, la grande maggioranza degli scienziati al mondo crede che l’attività umana stia causando pericolosi mutamenti al clima del pianeta. Molti governi e corpi sovranazionali concordano con loro. Tuttavia, le emissioni mondiali di carbonio continuano a crescere. Perché non riusciamo ad agire e fermare il danno ambientale?

Il problema con le minacce a livello mondiale è che nessuno si sente veramente responsabile per esse. Siamo tutti responsabili del cambiamento climatico quando guidiamo le nostre macchine, lasciamo la nostra TV in standby o compriamo oggetti di cui non abbiamo bisogno. E, poiché siamo tutti responsabili, nessuno si assume la responsabilità del problema.

Invece, diciamo a noi stessi, “io non inquino poi così tanto, altre persone sono più colpevoli di me, perché dovrei cambiare le mie abitudini se loro non lo fanno?”. Questo punto di vista è noto come la tragedia dei beni comuni, ed è il motivo per cui non siamo stati in grado di affrontare le minacce più grandi per il nostro futuro.

Comunque, possiamo contestare questo modo di pensare.

Invece di guardare ai problemi del mondo dalla nostra prospettiva individuale, dobbiamo visualizzarli tutti insieme. In questo modo, realizzeremo presto che siamo tutti responsabili e che siamo tutti a rischio, se non viene fatto nulla.

Per vederla nella pratica, facciamo un esempio. Nei Paesi Bassi, ampie aree di terra chiamate polder si trovano sotto il livello del mare. Sono protette dall’acqua da argini che devono essere costantemente monitorati e manutenuti. Ma chi ci tiene un occhio? Tutti. Tutti coloro che vivono nei polder sanno che, se l’argine cede, tutti loro – ricchi o poveri che siano – ne patiranno le conseguenze. Allora, lavorano assieme per tenerli in un buon stato di funzionamento. Dunque, se vogliamo risolvere i problemi mondiali, dovremmo iniziare a comportarci come gli olandesi dei polder, e assicurarci di assumerci tutti la gestione del nostro pianeta.

RIASSUNTO FINALE

Il messaggio chiave di questo libro:

Il crollo di antiche società può essere collegato ad alcuni fattori connessi ai danni ambientali e alle leadership incapaci. Sfortunatamente, molti di questi fattori si possono notare in un numero crescente di società dei giorni nostri. Se vogliamo che la nostra società moderna eviti il collasso, dobbiamo lavorare assieme per trovare soluzioni ai nostri problemi.[/nextpage][/vc_column][/vc_row]