Risk savvy: how to make good decisions

Gerd Gigerenzer

Risponde alla domanda

Come prendiamo decisioni basate sull’euristica (semplici regole che applichiamo nella massima incertezza e decisioni non ripetibili: cioè le decisioni manageriali).

Perchè leggerlo?

Gigerenzer ha applicato con successo i concetti dell’euristica a molti campi, dimostrando scientificamente che gli esseri umani prendono decisioni in un modo razionale particolare: seguendo l’euristica. Questo libro, Risk Savvy, sintetizza le intuizioni di Gigerenzer sul processo decisionale e di gestione.

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Sintesi in italiano

Impara a fare sempre le migliori scelte possibili.
Ognuno di noi affronta moltissime scelte ogni giorno: mi alzo al suono della sveglia oppure la posticipo? Prendo l’autobus oppure vado in macchina al lavoro? Chiedo un mutuo per costruire una nuova casa o rimango in quella vecchia?

A prescindere dalle circostanze tutti cerchiamo sempre di fare le migliori scelte possibili, ma per fare ciò bisogna riuscire a capire effettivamente cosa è possibile e cosa non lo è.

Ma già soltanto capire come rispondere a queste due domande apre la porta a molte altre domande. Come posso sapere ciò che non so? E come posso prendere decisioni valide sapendo che c’è comunque incertezza sulle conseguenze di queste azioni?

Queste pagine mirano a fare luce sulla confusione dandoti gli strumenti necessari a prendere decisioni corrette nonostante la mancanza di informazioni. Inoltre ti mostreranno come aumentare la quantità di informazioni in tuo possesso ponendo le domande giuste.

In queste pagine imparerai:

  • Come la regola del pollice ha salvato i passeggeri di un aereo da un disastro imminente
  • Perché il test positivo dell’HIV non significhi una sentenza di morte
  • Come fare in modo che tuo figlio ribelle non vada fuori controllo

Rischio ed incertezza sono fondamentalmente differenti.
Quale immagine ti viene in mente quando pensi al concetto di rischio? Pensi ad una partita di poker a Las Vegas? Il rischio può essere molto più sottile.

In fondo il rischio è qualunque situazione in cui hai molti possibili risultati e hai la probabilità che ognuno di questi si verifichi.

Le persone solitamente pensano che una situazione sia rischiosa anche solo se non sono sicuri delle conseguenze.

Quando giochi a una slot machine, essa genera tante combinazioni; un’occhiata veloce alla macchina ti può fornire informazioni preziose sulla frequenza con cui ogni combinazione viene generata e di conseguenza quale sia la probabilità associata ad essa.

Una volta che sai questo, puoi giocare alla slot machine sapendo almeno i rischi a cui vai incontro e considerato ciò ti puoi preparare ad ogni possibile risultato.

Certe volte invece la situazione ha solo un possibile risultato, in questo caso non vai incontro a un rischio ma ad una certezza, per esempio se appoggi la mano su un forno caldo sai che ti brucerai di sicuro.

Questo contrasta direttamente con l’incertezza, che significa non sapere quale probabilità abbia ogni risultato o non sapere nemmeno quali siano le probabilità.

 

Per molti questa sembra la definizione di rischio, per esempio se stai giocando ad una partita di poker non puoi sapere se il tuo avversario abbia una coppia di due o un full.

Tuttavia le variabili in una partita di poker sono certe: infatti il numero di carte è limitato e quindi anche le combinazioni di carte.

Di contro, il tempo è incerto, domani potrebbe essere nuvoloso, soleggiato, piovoso dipende da molti fattori alcuni dei quali non controllabili.

Spesso le persone confondono incertezza con rischio e viceversa.
Quando si affronta una situazione difficile le persone spesso credono di assumersi dei rischi quando in realtà si trovano solo in una condizione di incertezza.

Questo spesso capita quando le persone credono di aver preso in considerazione tutte le possibilità ma stanno dimenticando qualcosa di cruciale.

Ora immagina per un momento di essere un tacchino, durante il tuo primo giorno nel pollaio hai il 50% di possibilità di ricevere da mangiare. Dopo essere andato a dormire con lo stomaco pieno, ogni sera, ti sembrerà che le chance di ricevere da mangiare siano maggiori il giorno dopo.

Al centesimo giorno nel pollaio ti sembrerà che sia sempre la stessa cosa ma, sorpresa! È il giorno del ringraziamento e sarai proprio tu ad essere il cibo di qualcun altro.

Immaginare che le possibilità del giorno fossero soltanto X (essere nutrito) e Y (non essere nutrito) ti ha portato a valutare in maniera errata il tuo rischio. Tuttavia, non hai tenuto in considerazione una grossa incertezza, diciamo Z (il ringraziamento), che è sempre rimasta celata per tutto il tempo.

Infatti le persone scambiano rischio con incertezza, questo capita quando si assume che ci sia solo un possibile risultato quando invece ne esistono molti altri.

Per esempio, se il tuo test dell’HIV risultasse positivo potresti pensare che il risultato sia certo e questo porterebbe ad agire in maniera distruttiva; tuttavia esiste un’altra possibilità, quella che il test sia errato, questo rende la situazione una situazione di rischio non di certezza.

Capire la differenza fra le situazioni rischiose, certe ed incerte è fondamentale per compiere scelte sensate.

Per poter compiere scelte ponderate dobbiamo sapere come si calcolano i rischi.
Se fossi veramente in grado di capire una situazione di rischio, conoscendo i possibili esiti e le probabilità potresti pensare che sia semplice scegliere l’opzione migliore: tutto ciò che dovresti fare sarebbe scegliere la possibilità migliore, giusto? Sfortunatamente non è cosi semplice.

Questo è dovuto in parte al fatto che il rischio può essere calcolato in modi diversi, per determinare la probabilità di un determinato esito devi considerare fattori come la frequenza, il design e la credibilità.

Se per esempio qualcuno ti dicesse che c’è il 5% di rischio di fusione di una centrale nucleare vicino a casa tua, tu vorresti capire come è stato calcolato; magari quel 5% si riferisce al fatto che non se ne sono mai verificati (frequenza), ma quella percentuale potrebbe facilmente dipendere anche dall’integrità della struttura (design) oppure ancora se i test vengono condotti da esperti qualificati (credibilità).

È importante considerare come sono state calcolate le statistiche, se gli credi ciecamente puoi essere facilmente manipolato, ma questo si può evitare chiedendo come sono state calcolate.

 

Per esempio se i giornalisti riportassero sul giornale i pericoli di una fusione nucleare vicino a casa tua chiedigli dove hanno reperito i dati, se dovessero risponderti che i loro calcoli sono basati sulla struttura della centrale, un 5% potrebbe portarti a non trasferirti.

Tuttavia se altri esperti si presentassero dicendo che è solo questione di tempo prima che il reattore esploda allora la percentuale passerebbe direttamente al 20%.

Ma prima di vendere la tua casa al primo offerente sperando di riuscire a fuggire dovresti considerare come le probabilità sono state calcolate.

La semplice regola del pollice ti può aiutare a prendere decisioni in caso di incertezza.
Certe volte bisogna prendere decisioni di cui non si è certi delle conseguenze, quindi come si può scegliere al meglio? È più semplice di quanto tu creda.

In situazioni in cui devi confrontarti con grandi incertezze puoi prendere decisioni rapide usando la regola del pollice, una regola che considera un pezzo di informazione e che può essere usata senza sforzo.

Quando entrambi i motori del volo 159 di USA Airways si ruppero immediatamente dopo il decollo, per esempio, il capitano Chelsey Sullenberger e il copilota Jeffrey Skiles non ebbero il tempo di sfogliare le pagine del manuale in caso di guasto, a soli 3000 piedi di altezza e in caduta libera dovettero prendere una decisone rapida.

Decisero di usare la regola del pollice, conosciuta da tutti i piloti, se non riesci a vedere un punto di atterraggio attraverso il finestrino non sarai in grado di raggiungerlo. Sapendo che non sarebbero

riusciti a raggiungere l’aeroporto decisero di atterrare sul fiume Hudson, salvando la vita a tutti i passeggeri.

Certe volte in situazioni complesse la regola del pollice può essere più affidabile che soluzioni complicate basate su informazioni complesse.

La stessa regola può essere applicata anche nella gestione dei beni, questa dice infatti che bisogna sempre dividere i propri beni in equal misura al numero degli investimenti. Se per esempio volessi investire 10,000$ nel real estate e avessi due proprietà dovresti investire 5,000$ ognuna.

Infatti il capo di una banca di investimento ha rivelato all’autore che se avessero investito in questo modo, dopo aver analizzato gli investimenti dal 1969 al 2014, avrebbero fatto molti più soldi.

Grazie all’imprevedibilità del mercato la regola del pollice purché semplice risulta essere abbastanza efficace.

Certe volte devi accettare che non esiste un’opzione migliore, quindi fidati del tuo istinto.
Come abbiamo visto puoi utilizzare la regola del pollice per prendere decisioni in caso di incertezza, ma cosa succede se fossi bloccato in una situazione in cui non esiste semplicemente una decisione migliore?

Per poter decidere quale sia l’opzione migliore prima di tutto devi essere a conoscenza di tutte le possibilità. Ma certe volte non è possibile conoscere tutte le possibilità, ciò che puoi fare quindi è cercare di scegliere quella più corretta sapendo che potrebbe non necessariamente essere la migliore.

L’autore cita un suo amico che ha ammesso di aver sposato la moglie dopo aver calcolato le probabilità che lei sarebbe stata quella che l’avrebbe supportato maggiormente nel lavoro, famiglia e figli.

 

Quindi al posto di cercare l’opzione migliore avrebbe dovuto cercare di trovare un’opzione abbastanza buona, concentrandosi su cosa fosse realmente importante per lui e poi sposare quella, questo l’avrebbe potuto salvare dal divorzio.

Inoltre, oltre a cercare ciò che è sufficiente si dovrebbe anche dare più fiducia al proprio istinto.

Le decisioni prese basandosi sull’istinto sono valide fintanto che non abbiamo informazioni

sufficientemente dettagliate. Infatti l’istinto è una forma di intelligenza inconscia, quindi mentre tu potresti non sapere perché hai quella sensazione puoi comunque essere fiducioso perché deriva dalla tua esperienza personale e quindi potrebbe essere corretto.

Gli errori non sono da temere, certe volte potrebbero perfino portare grandi ricompense.
Non importa quanto ponderate e articolate siano le strategie che usiamo per prendere le

decisioni, le persone commettono errori. Tuttavia non c’è nessuna ragione per agitarsi, gli errori sono parte del processo di “decision making” tanto quanto lo sono la logica e le probabilità.

Infatti gli errori sono importanti perché ti insegnano sempre qualcosa, molte scoperte scientifiche ad esempio furono il frutto di errori. Cristoforo Colombo? Voleva trovare una nuova rotta per le Indie ma la sua spedizione era basata su assunzioni completamente errate sul diametro della terra.

Tuttavia questi errori portarono alla scoperta di un nuovo continente e, cosa molto importante, gli errori aiutano a migliorare evidenziando le tue debolezze.

Infatti gli errori seppur dolorosi alle volte possono portare grandi benefici, al contrario aver paura di commetterli può portare a pessime decisioni.

Quando hai paura degli errori prendi decisioni comode ma non per questo corrette.

Uno studio sui medici ha rivelato che il 93% di loro pratica la medicina difensiva, che significa che richiedono test, medicazioni e procedure invasive che non sono necessarie. Consideriamo i danni che i raggi X fanno al nostro corpo, l’unica domanda da porsi è: perché??

Perché i dottori hanno paura di essere accusati di negligenza se commettono un errore e per evitarlo fanno ogni test possibile e immaginabile anche se per il paziente può essere dannoso.

Finora abbiamo capito come tutti noi confondiamo il rischio con cosa possiamo fare per prendere decisioni migliori. Nelle prossime pagine capiremo come questo può aiutare a migliorare la società.

I rischi spesso sono presentati in maniera errata, cosa che crea panico non necessario.
Come abbiamo visto, il modo in cui calcoliamo i rischi può cambiare il modo in cui li percepiamo, allo stesso tempo è importante come le informazioni siano comunicate.

In medicina un rischio può essere presentato in termini sia relativi, ovvero commisurato sulla base di fatti precedenti, sia assoluti ovvero che descrive la probabilità di un evento medico. Scegliere una delle due rappresentazioni può cambiare completamente la percezione di quell’evento.

Per esempio, dopo aver studiato gli effetti collaterali delle pillole anticoncezionali di terza generazione il comitato di salute inglese ha dichiarato che queste pillole aumentano il rischio di trombosi del 100%.

Nello studio due donne sulle 7,000 testate hanno avuto la trombosi, comparato quelle di seconda generazione dove solo una su 7,000 l’ha avuta.

Quindi certo che, paragonato alla seconda generazione di pillole, il rischio relativo di trombosi è cresciuto del 100% tuttavia il rischio assoluto è cresciuto soltanto di uno su 7,000.

 

Ovviamente il modo in cui l’informazione fu presentata creò il panico: perché le donne avevano paura di prendere questa pillola, l’anno successivo si registrarono ben 13,000 aborti.

Se fosse stato invece presentato il rischio in senso assoluto la vicenda avrebbe avuto molto meno eco.

Un modo per evitare questo genere di eventi è evitare di usare le probabilità quando si presentano dati statistici.

Per esempio una mammografia può sembrare assolutamente sicura in termini di probabilità: nel 91% dei casi le donne testate non presentano il cancro.

Eppure quando osserviamo i numeri reali scopriamo che solo 9 donne su 98 a cui è stato diagnosticato il cancro veramente lo hanno, quando le altre 89 hanno avuto un risultato errato. Ciò vuol dire che la maggior parte di quelle positive al test erano errori.

Con le giuste informazioni puoi diventare anche tu un esperto in merito di rischi.
Diventare esperti in merito di rischi non è qualcosa che soltanto le menti migliori possono raggiungere, infatti ognuno di noi può capire i rischi se le informazioni sono presentate nella maniera corretta e se si fanno le domande giuste.

Come abbiamo visto, capire i rischi non significa avere tutte le informazioni ma capire tutte quelle che si hanno. Infatti avere tutte le informazioni necessarie è generalmente impossibile.

Ma solo perché non puoi diventare un esperto in ogni campo della vita non significa che devi credere ciecamente alle opinioni degli esperti. Fintanto che capisci che la situazione è incerta e non soltanto rischiosa puoi sempre prendere le giuste decisioni utilizzando le strategie appropriate.

Il mondo della finanza ne è un ottimo esempio: non hai bisogno di una laurea in economia per capire che è un mondo basato sull’incertezza. Ciò detto puoi sempre usare la regola del pollice per evitare di fare debiti che non potrai restituire.

Inoltre le persone sono abbastanza intelligenti da capire i rischi senza aiuto, fintanto che gli vengono presentati in maniera chiara e semplice.

La considerazione finale è: non abbiamo bisogno di slogan paternalistici che ci incoraggiano a provare. Siamo assolutamente capaci di prendere queste decisioni da soli finché le immagini sono presentate nel modo corretto.

Siamo tenuti a insegnare ai nostri figli come gestire i rischi.
Se vogliamo che la nostra società diventi esperta nel gestire i rischi bisogna partire fin da subito, insegnare ai bambini cosa sono i rischi è il modo migliore per fare in modo che prendano le giuste decisioni.

Esattamente come con gli adulti fare in modo che i bambini capiscano i rischi significa presentargli le informazioni corrette nel giusto modo.

Se per esempio vuoi spiegargli i pericoli del fumo come puoi farlo in maniera che lo faccia ragionare?

Il modo migliore è farlo presentandogli i dati in numeri naturali, campo in cui i bambini eccellono molto più che con quelli relativi. In un esperimento ad una classe che non aveva ancora imparato le proporzioni è stato chiesto di risolvere un problema con i numeri reali, circa il 96% è riuscito a risolvere almeno il problema più semplice.

 

Come si può vedere anche i bambini possono capire il concetto di rischio, educare quindi i bambini su come valutare i rischi darà come risultato una società migliore.

Infatti molti dei nostri problemi quotidiani possono essere risolti con una buona capacità di comprensione dei rischi.

Per fare sì che ciò avvenga secondo l’autore bisogna creare una letteratura del rischio incentrata su sanità, finanza, economia e ogni altro campo di interesse ed educare i figli al ragionamento statistico e alla regola del pollice fin da piccoli.

Immaginiamo quanto sarebbe più facile la vita dei genitori se sapessero che i propri figli hanno a disposizione gli strumenti per prendere decisioni sane.

Sommario conclusivo.
Il messaggio chiave di questo libro:

In un mondo di incertezze il pensiero razionale non è sufficiente per far sì che le nostre decisioni rappresentino i nostri interessi. Invece potresti tentare di riconoscere la tua ignoranza e trovare una semplice ma efficace regola del pollice per prendere decisioni in maniera più semplice.