Da inizio anno la BCE ha completato il Quantitative Easing e non è un caso che l’economia europea stia entrando in recessione. Era da qualche mese che l’economia reale europea andava verso la recessione; i segni si sono visti ma la narrativa di giornali ed esperti ha preferito non citare, colposamente o dolosamente, la causa prima: l’imminente fine del più grande ed innovativo stimolo finanziario della storia del mondo.

Il Quantitative Easing è stato un ulteriore e definitivo passo nel mondo dei mezzi non convenzionali messi in campo dalle banche centrali per cercare di contrastare la crisi.

Nei libri di scuola, la principale funzione della banca centrale è alzare il tasso di sconto al fine di frenare la crescita; in questo modo si cercava di tenere sotto controllo il gravissimo male dell’inflazione alta. Può sembra archeologia di finanza bancaria ma una volta questo era un problema molto serio, migliaia di economisti si sono adoperati per affrontarlo sino a quando Paul Vocker, il miglior presidente della FED della storia, lo ha risolto nel modo più semplice: l’inflazione è data dall’eccesso di crescita economica per combatterla basta rendere più caro uno degli input di questa crescita, il capitale.