Oggi siamo di fronte a un momento altrettanto storico: il capitale non assicurerà più una rendita sicura perché anch’esso non è più un bene scarso. Tutto è iniziato il 15 agosto 1971, quando il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon sospese il sistema di Bretton Woods. Negli anni 70 il Pil mondiale era uguale agli investimenti finanziari, circa 10 trilioni; da allora la quantità di asset finanziari è cresciuta più del Pil. Nel 2007, all’inizio della crisi, il Pil era circa 60 trilioni e gli asset finanziari 200. Oggi il Pil è circa 80 trilioni e gli asset finanziari circa 300. La quantità di capitale che ricerca un rendimento è più grande di quella che serve all’economia reale.

Questi dati, uniti alle decisioni degli ultimi mesi dei banchieri centrali, supportano la tesi che i tassi “zero” non siano un’anomalia, ma la norma del futuro a cui i risparmiatori dovranno adattarsi. Non è lecito aspettarsi, come ha fatto notare il ceo di UniCredit Jean Pierre Mustier, che il sistema bancario continui ad assorbire i tassi negativi.