Il passaggio generazionale è una balla, è qualcosa di inventato da chi non ha vissuto il capitalismo familiare; la cui vera sfida è invece riuscire a identificare, proteggere e trasmettere alle generazioni future le qualità rare dell’imprenditore. Esse costituiscono l’essenza imprenditoriale che è la base del vantaggio competitivo dell’impresa. Quando, nel passare delle generazioni, l’essenza imprenditoriale viene dimenticata l’impresa avvizzisce e la famiglia smette di essere il miglior proprietario dell’azienda.

L’essenza imprenditoriale è fatta di qualità imprenditoriali, processi chiave e asset. Questi ultimi sono l’azienda, la cosa più visibile dall’esterno, ma processi e qualità sono la cosa più importante perché determinano il vantaggio competitivo. La sfida per i capifamiglia non è passare l’azienda bensì è generare nuova capacità imprenditoriale di cui l’azienda si nutre.

Per averne conferma è bastato andare a tagliarsi i capelli sabato alla Barberia di Mimmo e vedere Antonio che con maestria sistemava i capelli del nostro “Sindic” (la foto riportata è autorizzata da entrambi).