L’assemblea di EssilorLuxottica ha sancito la pace tra Leonardo Del Vecchio e Hubert Sagnières e chiuso la strada all’ingresso di altri amministratori indipendenti che avrebbero potuto rompere l’equilibrio di consiglio su cui si basa l’accordo iniziale tra i due leader.

Una prima lettura degli eventi potrebbe ricondurre ad alcuni stereotipi, dal confronto di culture tra Francia e Italia allo scontro di ego tra due leader, da una governance troppo delicata a uno scontro tra azionisti forti e azionisti istituzionali. La vicenda offre, invece, lo spazio a considerazioni più profonde che proveremo a rappresentare a “quattro mani”, due francesi e due italiane.

L’operazione EssilorLuxottica è complicata ma è anche e soprattutto geniale e lungimirante. Perché abbia successo sono necessari: una buona fusione, buoni azionisti, un buon manager e un buon incontro tra Francia e Italia.