In fondo il capitalismo familiare non è che uno dei modi di fare capitalismo che è uno dei modi di dare continuità ed un assetto alla proprietà delle imprese nell’economia aziendale che non è che uno dei rami dell’economia che è una delle più giovani e meno strutturate scienze umane. Perché quindi, almeno ogni tanto, non cercare ispirazione, esempi e modi di fare in altri ambiti dove la saggezza umana è all’opera da secoli con ottimi risultati?

familyandtrends ha già proposto un approfondimento sulla successione nei casi di imperi, monarchie e dittature, dove analizzando studi che raccolgono dati di molti secoli si può concludere che la soluzione cui dovrebbe tendere chi gestisce paesi o imperi dovrebbe essere un successore indicato presto, i.e. 5/10 anni prima di lasciare il ruolo, educato da tempo e testato nelle competenze necessarie, accettato dalle autorità politiche, dalla burocrazia e dalle élite del paese, profondamente immerso nella cultura e nella tradizione ma capace e pronto ad evolvere lo status quo per adattarlo al mutato contesto esterno.

Il parlamento del Regno Unito offre un’ottima occasione per raccogliere qualche spunto di miglioramento per le governance familiari. Si tratta del più antico parlamento del nostro continente, di cui si hanno le prime tracce intorno all’anno mille, e che, per quanto controintuitivo, è forse uno dei segreti della longevità e successo della monarchia inglese. Proprio un parlamento rappresentativo del popolo ha permesso quell’equilibrio necessario a mantenere le dinastie di monarchi al potere. Un equilibrio che nel nostro Paese abbiamo avuto ai tempi di Vittorio Emanuele I e Cavour con buoni risultati e che non abbiamo avuto ai tempi di Vittorio Emanuele III e Mussolini con risultati che abbiamo pagato cari.

Una buona governance deve assicurare che tutti coloro che sono e saranno influenzati dalle scelte siano rappresentanti da chi tra loro è più meritevole e più può contribuire a prendere buone decisioni per tutti, che il dibattito permetta di migliorare le decisioni, che le decisioni siano prese con il contributo di tutti ma senza dare a nessuno il diritto di veto sugli altri, che una volta prese le decisioni siano realizzate al meglio e che tutto questo avvenga garantendo la massima trasparente informazione possibile a tutti coloro che da quelle decisioni saranno influenzati.

Iniziando dalla fine, i cittadini possono richiedere un incontro con il loro Member of the Parliament (MP) o con un Lord via email; e gli MP organizzano settimanalmente (di solito il venerdì) o mensilmente incontri con gli elettori del loro collegio per dibattere questioni, problemi o preoccupazioni locali e raccogliere input; i.e. le “surgeries”. Una “surgery” può avvenire presso l’ufficio del parlamentare nel collegio elettorale o, in casi particolari, direttamente a Westminster; è aperta a tutti gli elettori, indipendentemente dall’affiliazione politica per riflettere l’obbligo di rappresentare tutti i residenti del collegio, non solo quelli che hanno votato per l’MP. Inoltre, gli uffici del parlamento rendono prontamente disponibile ogni documento o verbale a chiunque lo richieda, familyandtrends ne ha ottenuto uno degli anni settanta su uno studio di BCG, e l’ufficio postale è sempre aperto non solo per i parlamentari ma per tutti, in modo che un cittadino possa immediatamente comunicare ciò che ha visto o appreso nel parlamento.

I dibattiti avvengono in una sala con file contrapposte, non a emiciclo, in modo che ci si guardi in faccia quando ci si confronta. La camera dei comuni, bombardata durante la seconda guerra mondiale, fu immediatamente ricostruita per dimostrare l’importanza del parlamento; Churchill volle mantenere le sessioni contrapposte in modo che un parlamentare che cambiasse partito dovesse alzarsi, attraversare la sala e sedersi dall’altra parte. Lui lo fece due volte nella sua vita politica, e sapeva quanto questa decisione avesse un ruolo simbolico. I seggi sono meno dei parlamentari eletti in modo che la sala non offra mai la triste scena di posti vuoti e sia affollata con membri eletti in piedi quando ci siano discussioni importanti. Non ci sono tavolini o prese elettriche, ci si aspetta che il parlamentare si concentri su chi parla e a sua volta contribuisca alla discussione parlando.

L’assioma su cui tutto si basa è che attraverso il dialogo un gruppo può dibattere permettendo al singolo di migliorare le proprie idee capendo quelle degli altri e all’insieme dei decisori di affinare e migliorare il proprio punto di vista portando ad una decisione di gruppo migliore di quella della somma dei singoli. Quando si arriva al momento della decisione, gli MP si dividono recandosi fisicamente in due corridoi diversi, l’Aye lobby ed il No lobby, dove possono pensare ancora sulla decisione da prendere, confrontarsi con chi la pensa come loro e, nel frattempo, essere contati dai funzionari. Nel parlamento inglese il termine tecnico per il voto è “division” e sottolinea come prima si è tutti uniti a prescindere dalle convinzioni personali o politiche per dibattere e trovare la soluzione migliore, solo dopo aver fatto il massimo per arrivare ad una buona decisione ci si divide per dar modo alla maggioranza di formarsi e passare dal dibattere al decidere.

I parlamentari di entrambe le camere sono immersi in un ambiente ricco di simboli dal colore delle due camere alla borchia che ricorda il punto dove mille anni fa Carlo I tentò di usurpare il potere del parlamento, dal segno sulla porta dove il rappresentante del Re batte per chiamare i rappresentanti dei comuni a presentarsi alla Camera dei Lord per sentire il discorso del monarca alla parte di muro resa malconcia ma non abbattuta dal bombardamento nazista.

Churchill riscostruì il parlamento dichiarando “Noi diamo forma ai nostri edifici, che a loro volta ci formano”, questo vale anche per ogni usanza, consuetudine, tradizione di ogni famiglia imprenditoriale.