Marlene Engelhorn, discendente di Friedrich fondatore della Basf ha annunciato che rinuncerà alla sua eredità affermando: “non potrei essere felice… non ho fatto nulla per ricevere questa eredità, si tratta di pura fortuna nella lotteria della nascita… Inoltre, troppo denaro rischia di diventare un problema e non un vantaggio, perché la ricchezza eccessiva più che a soluzioni può portare a tensioni, problemi e incomprensioni…”.
Marlene, hai più ragione di quanta già pensi di averne. Per questo familyandtrends ti chiede di accettare l’eredità e di prepararti a possederla accettando le tue responsabilità, prima delle tue ricchezze.
Le famiglie imprenditoriale hanno l’obbligo morale di essere dei buoni azionisti delle imprese che possiedono, le “cosiddette” aziende familiari, e per farlo devono assicurare che ogni generazione abbia sufficiente spirito imprenditoriale per continuare ad investire, capire le evoluzioni del settore e gli adattamenti necessari per non sparire, dare rigore alle decisioni manageriali orientandole al medio-lungo termine. Quando la famiglia imprenditoriale abdica al suo ruolo, nella migliore delle ipotesi perde il diritto di possedere l’azienda e un miglior azionista potenziale se la compra, nella peggiore l’azienda muore e con essa il suo ruolo sociale, i.e. offrire lavoro, creare innovazione, pagare le tasse etc.
Cara Marlene è troppo facile dire è una “fortuna che non mi spetta”: in realtà è una “responsabilità che ti tocca”. La ricchezza che non accetti non serve a vivere agiatamente, ad essere ricca senza averlo meritato; la ricchezza che dovresti accettare è lo strumento con cui puoi esercitare il tuo ruolo di azionista, è il peso della tua responsabilità verso l’impresa che tuo bisnonno ha fondato e tuo nonno ha portato avanti.
I tuoi 4 miliardi ti possono sembra tanti, ma si tratta della metà di quello che la BASF paga come stipendi ogni anno e di un quinto di quello che investirà nei prossimi tre anni in innovazione e sistemi di produzione. Ci sono 800.000 azionisti BASF che ogni anno ricevono circa 4 miliardi di dividendi, si tratta di fondi pensione americani e canadesi e di circa 344.000 piccoli azionisti tedeschi: nel tuo ruolo di azionista rilevante hai una responsabilità anche verso di loro; l’azienda fondata dalla tua famiglia rappresenta parte dei loro risparmi e, molti di loro, se li sono sudati non li hanno ottenuti alla “lotteria della nascita”.
La proprietà non è ricchezza, è responsabilità; e si, può portare a tensioni, problemi, incomprensioni ma soprattutto porta con sé la necessità di assumersi questa responsabilità e decidere di dedicare parte o tutta la propria vita a occuparsi di quello che chi ti ha preceduto ha creato e fatto crescere. Non ho conosciuto tuo bisnonno ma sono abbastanza sicuro che quando ha fondato l’azienda non lo ha fatto per essere ricco e godersi i soldi, lo ha fatto per creare qualcosa di nuovo, che servisse ai consumatori e alla società, che diventasse grande e avesse un ruolo sociale. Almeno così fanno di solito i fondatori.
Hai co-fondato TaxMeNow, un’iniziativa promossa da ricchi che chiedono di essere tassati. Pagare le tasse è sacrosanto e, se lo desideri, in attesa di una legge puoi disporre di una parte della tua ricchezza per le iniziative che ritieni, ad esempio una donazione allo stato. Tassare l’azienda che viene passata agli eredi è un danno per l’azienda quando per pagare la tassa si devono “togliere” i soldi dall’azienda stessa: questa non sarebbe una tassa che paghi solo tu, la pagherebbero tutti coloro che traggono beneficio dagli investimenti, dai salari, dai dividendi di BASF. Tu, a differenza di molti altri giovani di famiglie imprenditoriali, possiedi azioni quotate, potresti, forse, venderne una parte e pagare le tue tasse ma in poche generazioni la tua famiglia imprenditoriale non sarebbe più un importante azionista e perderebbe il suo ruolo imprenditoriale e sociale. Se pensi di non essere un buon azionista per BASF, cercane uno e vendigli le tue azioni, altrimenti: devi accettare la tua responsabilità e spendere la tua vita per essere un buon azionista di ciò che chi ti ha preceduto ha creato.
Ora ti sembra più giusto non accettare l’eredità perché farlo non ti farebbe felice, sappi che esistono molti che alla tua età l’hanno accettata in modo responsabile, si sono con rigore preparati al loro ruolo e hanno fatto enormi sacrifici durante tutta la loro vita. Molti di loro oggi sono felici della loro scelta e non perché sono ricchi e hanno vissuto in modo agiato o spensierato, ma perché hanno accettato il ruolo che la lotteria della nascita gli ha assegnato e sanno che avendolo svolto al meglio delle loro possibilità hanno rispettato chi li ha preceduti e hanno distribuito ricchezza. Non ci potrai credere ma sono talmente felici della loro scelta che sperano che i loro figli, a cui vogliono bene come tutti, facciano la stessa scelta di responsabilità e per questo li preparano sin da piccoli. Marlene non è troppo tardi: prendi il biglietto della lotteria che ti è capitato, paga le tasse e, poi, fanne qualcosa di buono.