Dall’ultimo familyandtrends il mondo bancario è cambiato molto.

Silicon Valley Bank, dopo aver annunciato l’8/3 un aumento di capitale da 2 miliardi di dollari, è stata dichiarata fallita dal regolatore il 10/3 dopo che in meno di 40 ore una serie di depositanti attivati da una o più chat avevano ritirato depositi per 42 miliardi di dollari, circa 1/3 del totale. Il fine settimana successivo UBS ha acquisito per circa 3 miliardi di franchi svizzeri Credit Suisse per, si è dichiarato, bloccare un possibile rischio di innesco di una crisi.

Molto è ancora da scrivere sia sui due eventi sia su come reagiranno i mercati, i clienti, le altre banche, le banche centrali ed i governi ma i due eventi sembrano essere successi apposta per servire da esempio alle considerazioni sul lungo termine fatte da familyandtrends due settimane fa quando scriveva: ecco un primo e incompleto tentativo di risposta al cosa significhi avere una visione di lungo termine, significa avere una componente veloce e una lenta, sapere che ogni parte cambia ed evolve con i suoi tempi, essere focalizzati a mantenere ed evolvere l’essenza dell’organizzazione.

L’essenza del mestiere della banca è fatta di regole semplici: si tratta di avere buon senso, non essere avidi, trattare con rispetto i soldi dei depositanti e impiegarli in modo prudente diversificando i rischi, tutto questo va fatto con capacità che si imparano lentamente durante la vita del banchiere. È un settore in cui si vende una commodity, i.e. i soldi di una banca sono come quelli di un’altra, quindi non si può pensare di avere ritorni “double digit” senza prendere rischi “doble digit”. Quando un banchiere fa tutto questo con pazienza e sobrietà si guadagna la fiducia del sistema, del regolatore e, cosa ancora più importante, del cliente. Questa fiducia è tutto come ci ha insegnato Mary Poppins.

Essere focalizzati a mantenere ed evolvere questa essenza è il mestiere del banchiere. Chi lo impara con pazienza, capendolo nel dettaglio ed esercitandolo nel tempo con buon senso permette alla banca di durare nel tempo, e ce ne sono molte che durano da tempo.

I sistemi che si adattano in natura sono soffici ma non fragili: alcune parti reagiscono velocemente permettendo alle parti più lente di fare il loro lavoro per la continuità del sistema. Nel caso della Silicon Valley Bank la relazione tra le due parti non ha funzionato.

il Cane e il Frisbee da Figli di Papà

Nei sistemi che durano la veloce impara, la lenta ricorda; la veloce propone, la lenta decide; la veloce è discontinua, la lenta continua. Nel caso Silicon Valley Bank la parte veloce ha deciso di cogliere l’opportunità di crescere in fretta raccogliendo i depositi di una sola tipologia di cliente, le start up che raccolti soldi dai VC li depositano in attesa di averne bisogno per l’esecuzione del loro piano. La parte lenta non ha esercitato il suo ruolo di ricordare che i depositi possono diminuire con la stessa velocità e di decidere di non rendere troppo rigidi gli impieghi. In tutto questo è mancato, poi, un ingrediente fondamentale: la capacità del banchiere di saper gestire in momenti di inflazione  i propri impieghi proteggendo i depositi.

La parte veloce ha tutta l’attenzione del momento, la parte lenta ha tutto il potere, diceva familyandtrends nel suo ultimo numero. In questo caso la parte lenta sono le decisioni dei depositanti e dei regolatori. Nel caso Silicon Valley Bank, il fatto che i depositanti fossero raccolti in poche chat e decidessero con la velocità di un whatsup di agire è stata la fatale conseguenza dell’incapacità. I regolatori americani hanno reagito velocemente ma forse avrebbero dovuto agire per tempo seguendo l’esempio del regolatore europeo che ha regole più prudenziali, controlli attenti e tempestivi: non è un caso che si parli qui di casi americani o svizzeri.

Le banche centrali, tutte, non freneranno però la crescita dei tassi per due motivi. Il primo, la diminuzione della velocità di circolazione della moneta generata da una maggiore e giusta prudenza, del sistema finanziario soprattutto americano da un enorme contributo alla lotta all’inflazione. Il secondo è che proprio l’inflazione portando ad un aumento dei tassi ha abbassato il valore degli impieghi di alcune banche, quando questi sono in titoli a reddito fisso di medio periodo: è solo abbassando l’inflazione che si risolve il problema prima che il meccanismo del mark to market faccia il suo corso.

Certo la velocità con cui i depositanti hanno deciso di ritirare i depositi è stata inattesa e inaspettata, questa è forse la più evidente lezione per la parte lenta. Come aveva suggerito (e forse predetto) Andrew G Haldane della Banca d’Inghilterra i sistemi di controllo dovrebbero essere più semplici, basati su euristiche e focalizzati sulla rapidità e sull’incertezza: i regolatori dovranno ispirarsi al processo con cui un cane afferra un frisbee.

Rimane poi il più rapido e semplice sistema di controllo: è sofisticato, costa poco, non richiede controlli continui, si chiama responsabilità del banchiere; forse a questa il mercato dovrebbe guardare con più attenzione.