Agli inizi del 1800 possedere la terra era la principale fonte di rendita. Cinquanta anni dopo, possedere la terra non rendeva più: la produttività dell’agricoltura spinta dalle macchine aveva reso la terra sufficiente a produrre tutto il cibo necessario, con buona pace di Malthus.

Un sistema politico e sociale che per secoli si era basato sulla terra finiva: i re non potevano più avere nobili alleati concedendola o assemblare eserciti per conquistarne di nuova; la tradizione del maggiorasco che ne permetteva l’ordinato e unitario passaggio perdeva di senso, anche se rimaneva fortemente radicato nella cultura europea.

Gli aristocratici inglesi imposero la tassa sul grano per continuare a garantirsi la rendita delle loro terre: il grano che arrivava dall’Europa costava meno perché prodotto in modo più efficiente, alla dogana l’efficiente e moderno utilizzo della terra era reso vano dai dazi.